1985 – vetroresina, pietra
Il sentiero principale che affianca il lago grande si dipana intorno a tre apparenti monoliti di figure femminili, immobili e inquietanti, guardiane del cuore del parco. I lecci, il pungitopo e le altre specie naturali del sottobosco che le circondano, rendono misteriosa la lettura dell’opera. Una figura è sdraiata sulla schiena con le ginocchia piegate; una supina affonda il corpo nel terreno e infine la terza si erge sulla superficie.
Un leggero strato di muschio, cresciuto sulla superficie delle figure, contribuisce all’ambiguità del materiale. Infatti l’artista ha adottato un’originale tecnica, creando le forme in dimensioni naturali servendosi prima di fibra vetroresina come supporto, ricoprendola poi totalmente di pietra. Infine la superficie è stata lavorata a scalpello fino a ritrovare la forma precedentemente creata con la vetroresina e i residui di pietra incollati creano l’illusione di forme monolitiche.