2016 – corten
Sette paia di archi dividono l’uliveto in due parti e camminarci attraverso richiama l’esperienza di trovarsi dentro un tunnel a cielo aperto o, forse, dentro uno scheletro di una creatura antica. La forma crea delle linee che sembrano segnare le onde sonore di un “eco” all’interno del vuoto e conferma un tema caro dell’artista: la connessione tra un mondo visibile e uno invisibile. Tempo e natura si uniscono e vibrano come onde sonore.