2012 – acciaio inox verniciato
Nel 2000 Giuliano Gori ha dato vita al Bosco dei settant’anni, invitando gli amici nati nel suo stesso anno a scegliere un proprio albero. Così sequoia (Giuliano Gori), cipresso (Dani Karavan), platano (Magdalena Abakanowicz) ed altre essenze si trovano a dialogare nello spazio aperto, adiacente a Casapeppe. L’amicizia con Alessandro Mendini non ha potuto trasformarsi in una presenza del genere perché l’architetto e artista è nato nel 1931. Mendini ha così deciso di inserirsi in maniera “meccanica” realizzando un grande albero di acciaio dipinto con la seguente dedica: Scusami Giuliano se non sono nato nel ’30. L’originale albero configura perfettamente il discorso dell’arte e rafforza l’affetto che lega l’artista al committente. L’Albero meccanico progettato per Celle è stato esposto in anteprima presso la Fondazione Maeght nella primavera 2012. L’allestimento definitivo ha coinciso con una mostra temporanea di Mendini tenuta nell’estate del 2012 a Celle.