Stefano Arienti (Asola, 1961 – )
Il 28 giugno 1996 si inaugurano i nuovi spazi espositivi “Cascina Terrarossa”, ricavati durante il restauro dell’edificio, con una doppia monografica di Stefano Arienti e Hossein Golba che, negli anni a seguire, saranno invitati a progettare per la Fattoria di Celle delle opere site specific permanenti.
In questa prima esperienza alla Collezione Gori, Arienti interviene al primo piano della Cascina dove, come scrive Stefania Gori nella presentazione della mostra, «in un susseguirsi di piccole stanze irregolari nate nel tempo senza un’apparente logica costruttiva, Stefano Arienti propone un percorso iniziatico che, in un’unica installazione continua, conduce il visitatore attraverso sette piccoli luoghi». Essi sono caratterizzati da finestre di vetro oscurate da carte di alluminio e perforate con tagli e fori, che vanno a creare esili disegni in spazi connotati dal vuoto e dall’assenza. L’eccezione si trova nella stanza finale del percorso rivestita di lamina color oro che riflette in maniera brillante la luce proveniente dalla piccola finestra che si apre sulla campagna: il vano diventa così un rifugio intimo e prezioso che si connette col verde.