Olavi Lanu (Governatorato di Vyborg, 1925 – Lahti, 2015)
Già presente all’edizione della Biennale di Venezia del ’78 intitolata Dalla natura all’arte, dall’arte alla natura, Olavi Lanu lavora solitamente con materiali del tutto deperibili. Con l’invito a Celle decide di inventare una tecnica per rendere le sue figure permanenti. Il sito da lui scelto è una lingua di terreno vicino al lago che gli ispira la composizione di tre spiriti che svolgono la funzione di protettori dell’area lacustre. Durante il soggiorno l’artista lavora negli spazi agricoli convertiti appositamente in un salone-atelier al cui interno realizza i telai, in legno e rete metallica, che preludono alle forme poi completate con resina e pietra verde di Prato macinato.