COLLEZIONE GORI

Olavi Lanu

Olavi Lanu (Governatorato di Vyborg, 1925 – Lahti, 2015)

Già presente all’edizione della Biennale di Venezia del ’78 intitolata Dalla natura all’arte, dall’arte alla natura, Olavi Lanu lavora solitamente con materiali del tutto deperibili. Con l’invito a Celle decide di inventare una tecnica per rendere le sue figure permanenti. Il sito da lui scelto è una lingua di terreno vicino al lago che gli ispira la composizione di tre spiriti che svolgono la funzione di protettori dell’area lacustre. Durante il soggiorno l’artista lavora negli spazi agricoli convertiti appositamente in un salone-atelier al cui interno realizza i telai, in legno e rete metallica, che preludono alle forme poi completate con resina e pietra verde di Prato macinato.

«Nella parte centrale del parco diverse sculture si rifanno [alla mitologia]. Il lavoro di Olavi Lanu gioca sulla contrapposizione naturale/artificiale… e sembrano opere romantiche realizzate in pietra vera, e solo a un più attento esame si scopre la loro natura ambigua di opere contemporanee realizzate con materiali di uso recente». Robert Hobbs in Arte Ambientale, Umberto Allemandi & C., Torino, 1994, p.42.

Opere dell’artista

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