COLLEZIONE GORI

Marta Pan

Marta Pan (Budapest, 1923 – Parigi, 2008)

Si può ben dire che tutta l’area del grande lago è il cuore del giardino romantico progettato da Giovanni Gambini. Qui Giuliano Gori vuole coinvolgere un’artista che si ricorda dalle sue frequenti visite al Museo Kröller-Müller in Olanda, al cui ingresso è presente l’opera Scultura galleggiante Otterlo. L’autrice Marta Pan inizia la progettazione delle sue opere a partire dalla presenza dell’acqua, con la quale interagiscono. 

Così nel 1990 Marta Pan viene invitata a Celle diventando la seconda di due soli artisti a ricevere una specifica commissione per un luogo preciso: le viene chiesto di progettare un intervento flottante sulla superficie del grande lago che non comprometta la lettura dell’ambiente nel suo insieme: l’acqua, l’isola e il bosco circostante.

Per i sopralluoghi l’artista è accompagnata dal coniuge André Wogensky e la coppia si lega in amicizia con tutte le generazioni della famiglia Gori, scambiandosi visite tra la Toscana e la periferia parigina. Sono tutti insieme ad Otterlo il 12 novembre 1997 per la celebrazione dei cento anni dell’amico Bram Hammacher, storico direttore del Museo Kröller -Müller.

«Un movimento, una macchia di colore. Una scultura si sposta sulla superficie dell’acqua. Il suo colore arancione macchia il fondo verde, si lascia portare dall’acqua, dal vento, accoglie il sole, la pioggia, si copre di nebbia. Questo corpo estraneo innestato al paesaggio si fa accettare per gli elementi ai quali obbedisce. Non ne viene assorbito. Piuttosto avviene un’unione tra il mondo inerte e quello della vita, la scultura galleggia sull’acqua del lago, in silenzio». Marta Pan, in Arte Ambientale. Fattoria di Celle. Collezione Gori, Gli Ori, Pistoia, 2008, p.291.

Opere dell’artista

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