Luciano Fabro (Torino, 1936 – Milano, 2007)
Nel 1981 sono pronti gli inviti da spedire ai primi artisti da coinvolgere nel progetto di arte ambientale a Celle. Mentre gli spazi esterni sono stati restituiti alla visione di Giovanni Gambini, architetto del parco, attraverso lavori durati un decennio, mancano spazi idonei all’interno degli edifici storici. Così, durante un’assenza del “padre collezionista”, i componenti della famiglia Gori, volendo organizzargli una gradita sorpresa, lavorano insieme per svuotare tutti gli ex appartamenti nobili della Villa. Ricavando spazi da deposito in altre strutture della tenuta, riescono a liberare i vani dal mobilio, lasciando libere le pareti al di sotto delle pitture ottocentesche che ornano i soffitti della Villa. Dopo questo grande lavoro riescono a creare un nuovo piano espositivo all’interno della residenza di famiglia.