COLLEZIONE GORI

Loris Cecchini

Loris Cecchini (Milano, 1969 – )

Loris Cecchini è un artista noto alla Collezione Gori soprattutto per l’uso dello spazio all’interno della sua produzione artistica. Nel 2011, in previsione della ricorrenza dei trent’anni di apertura al pubblico della Collezione, che sarà nel giugno 2012, Cecchini viene invitato per realizzare un intervento a Celle. Nel parco l’artista osserva e si ispira agli “alberi abbracciati”, un platano e un acero i cui tronchi si sono gradualmente innestati fino a fondersi in un corpo unico dalla doppia identità. Il sito che identifica per realizzare l’opera è una piccola radura vicina agli arbusti, caratterizzata da un maestoso leccio secolare. Intorno al suo tronco principale costruisce un’impalcatura che gli permette di effettuare, insieme ai suoi assistenti, un’installazione composta da piccoli elementi di acciaio, saldati uno ad uno. La modellazione di questi componenti, svolta in modo quasi sartoriale, genera il manto scintillante che va a ricoprire la corteccia rugosa e rivestita di muschio del grande albero.

«Le prime opere in acciaio le avevo inserite nella mostra al Pecci nel 2009. Poi c’è stata l’opera alla Fattoria di Celle. Rappresenta un momento molto importante oltre alla grande gioia per il mio rapporto personale con Giuliano Gori. In La mano, la creatura, il giardino cantante” del 2012 c’è questa relazione diretta con un albero del parco di Celle, la scultura lo avvolge e lo abbraccia, lo nobilita con tante unità di acciaio cromato, una specie di seconda pelle, ma anche una sorta di ingrandimento macrocellulare degli organismi che governano le creature». Loris Cecchini in Spindles, il tessile fra natura e tecnologia. Conversazione con Loris Cecchini di Daniela Toccafondi in Prato, Storia e arte, n.130-131, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, dicembre 2022, p.84.
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