Jean-Michel Folon (1934, Uccle – 2005, Monaco)
A seguito di alcuni incontri preliminari con Jean-Michel Folon presso il suo atelier a Pietrasanta, Giuliano Gori invita l’artista a Celle. Dopo una lunga carriera svolta intorno ai temi della leggerezza, della sospensione, del volo, Folon trova subito il posto dove creare la sua nuova opera: la storica voliera che si erge all’ingresso del parco romantico. L’opera architettonica fu realizzata dal poeta e patriota Bartolomeo Sestini intorno al 1812 e fuori dalla costruzione sono riportate due targhe che ricordano la presenza dell’illustre uomo di lettere e architetto. Folon per entrare in dialogo con la voliera, propone di realizzare un albero in bronzo da porre al centro del cerchio antico di alberelli di bosso già presenti all’interno della struttura. Esso sarà un richiamo ai volatili che potranno entrare e uscire liberamente dal tetto, appositamente aperto in alcune sue parti: l’opera diviene così luogo di rifugio per gli uccelli. Giocosamente l’artista decide di porre all’esterno della voliera una targa recante la seguente scritta: