COLLEZIONE GORI

Ian Hamilton Finlay

Ian Hamilton Finlay (Nassau, 1925 – Edimburgo, 2006)

Poeta e artista visivo scozzese, fin dai primi anni Sessanta Ian Hamilton Finlay è un fondamentale esponente e promotore della Poesia concreta, quel filone d’avanguardia internazionale che vuole indagare la presenza fisica della parola all’interno della realtà vissuta.  Autodefinendosi “giardiniere”, pianta le sue poesie, scolpite in una varietà di materiali, all’interno del suo giardino che, già dal nome Little Sparta, indica la sua volontà di resistere gli influssi esterni e proteggere il suo Eden poetico.

Rispetto agli altri artisti ospitati a Celle la vicenda di Finlay costituisce una storia anomala. Da tempo rintanatosi/ritiratosi nel suo casa-studio-giardino a Dunsyre e sofferente di agorafobia, Finlay è l’unico artista a non aver soggiornato presso la Collezione prima di progettare la sua opera per Celle. Infatti è la moglie Sue Finlay a realizzare un sopralluogo, documentato attraverso un servizio fotografico esteso.

La scelta di Finlay è ispirata in parte dall’individuazione, suggerita da Giuliano Gori, di uno spazio appartato di rara magia: il lago situato nel cuore del parco che ha, al suo centro, un’isola verde dotata di capricci romantici. Potrebbe essere un luogo ideale per un artista che lavora tra arte e poesia eppure, di tutte le foto scattate da Sue, Finlay nota una zona agricola dove realizzare la sua “proposta per la valorizzazione dell’oliveto a Celle”: degli oggetti in bronzo che vanno a costituire il Bosco virgiliano (1985). Per l’arrivo di Finlay a Celle bisogna aspettare il 2001 quando, sempre su invito di Giuliano Gori, realizza l’opera permanente Omaggio a Jean-Jacques Rousseau per il Parco della Padula in occasione dell’XI edizione della Biennale Internazionale della Scultura di Carrara.
«Il sito era costituito da una porzione di un oliveto preesistente. Piuttosto che alterarlo, [l’artista] ha proposto l’aggiunta di alcuni oggetti scultorei… Un aratro alla maniera dei romani, ma in bronzo; alla stanga, o bure, l’iscrizione: “A mezzogiorno la giornata è già vecchia”; una targa ovale in bronzo fissata ad un olivo. Il bronzo ha una rifinitura opaca, rustica e reca iscritte le parole (in lettere romane rustiche): “Il flauto d’argento / La scorza rozza”, “La scorza d’argento/ il flauto rozzo”. Un cestino di limoni ma in bronzo. Bande di bronzo intorno alla parte superiore e inferiore del cesto, con le parole (banda superiore): “Il silenzio dopo il chiacchierio” e (banda inferiore) “L’astringenza è dolce”…». Ian Hamilton Finlay in Arte Ambientale. Fattoria di Celle, Collezione Gori, Gli Ori, Pistoia, 2008, p.126.

Opere dell’artista

 

Il bosco virgiliano

 

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