COLLEZIONE GORI

Fausto Melotti

Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986)

Grande ammiratore dell’opera di Fausto Melotti, Giuliano Gori frequenta lo studio milanese dell’artista (ex atelier di Lucio Fontana) fin dagli anni ’60. Nasce un’affettuosa amicizia che coinvolge anche il cugino di Melotti, il critico Carlo Belli. Nel decennio degli anni Settanta i rapporti si intensificano proprio mentre il progetto dell’arte ambientale si va definendo. Nel 1975, per le nozze d’oro di Pina e Giuliano Gori, Melotti progetta un letto originale con la testata in argento, cristallo di rocca e due fili intrecciati a simboleggiare l’amore. Nei primi anni ’80 dall’amicizia tra i due uomini nascono varie collaborazioni per progetti in Toscana, primo tra questi la straordinaria retrospettiva a Forte Belvedere a Firenze nel 1981. Per garantire il successo dell’iniziativa organizzata in brevissimo tempo, il collezionista si adopera presso gli uffici amministrativi e riesce a reperire le maestranze necessarie per preparare le opere in acciaio inox da allestire sulle terrazze del Forte. Al termine della mostra l’opera Tema e variazioni II viene trasportata a Celle e installata sul laghetto nel parco. Successivamente arriva la composizione Amore, alta quasi undici metri, installata davanti a Villa Celle. Nel 1982 Gori si mobilita perché l’amico possa disegnare la scenografia per il balletto Le chant du rossignol di Stravinskij al Teatro Comunale di Firenze e nel 1984 media la donazione alla Galleria degli Uffizi di un nucleo di disegni dell’artista.

Nel 1995 viene pubblicato il cofanetto L’Amore a Celle, i Melotti di Casa Gori (testi di C. Bertelli, P. Franci, G. Gori, V Scheiwiller, ed. Scheiwiller, Milano), cui seguirà il volume che omaggia l’amico Fausto Melotti. L’immortalità dell’arte di Giuliano Gori (ed. Clichy, Firenze, 2014). «I tre parametri sui quali si può misurare la vita di una scultura sono: l’invenzione plastica, il concetto di sintesi e il concetto musicale». Fausto Melotti in Linee di Fausto Melotti, Adelphi Edizioni, Milano, 1981, p.48.

Opere dell’artista

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