Giuliano Gori e Claudio Parmiggiani iniziano a parlare di un’opera per Celle intorno al 1996. Il primo progetto a nascere è però la mostra temporanea Delocazione, ospitata al primo piano di Casapeppe nel 1997-98. I “disegni fantasma”realizzati con fuoco, polvere e fumo, fissano i profili di vari oggetti di mobilio sulle pareti e sono documentati in Claudio Parmiggiani. Polvere (ed. Fattoria di Celle, 1998).
Intorno agli anni 1995-1996 il collezionista coinvolge di nuovo l’artista, questa volta nella creazione del nuovo padiglione emodialisi presso l’Ospedale del Ceppo a Pistoia. In questo caso Parmiggiani sceglie di intervenire sui pavimenti della struttura con la tecnica del mosaico: genera una costellazione di forme zoomorfe e antropomorfe, disegnate con linee bianche su fondo nero, lungo le corsie ospedaliere.
Rimane la volontà di creare “un’opera per Celle” permanente, intenzione che darà il titolo all’intervento eseguito dall’artista nel 2001 per una delle stanze interne della fattoria. Scrive al collezionista: «Quattro anni e ora come risultato una stanza, quattro lance e un cuore. Quattro lance che sorreggono un cuore al centro di una stanza». Il cuore risulta incorniciato nel paesaggio toscano.