Alan Sonfist (New York, 1946 – )
È l’artista Alan Sonfist stesso a raccontare , in un suo testo destinato al primo catalogo della Collezione di arte ambientale, suo incontro con Celle:
«Giuliano Gori, il nostro “Medici” del secolo XX, mi ricevette presso l’antico cancello in ferro battuto della sua splendida Fattoria di Celle, e insieme percorremmo lo storico viale che dà accesso al parco. […] All’alba, quando mi sono svegliato, sono uscito per i campi colmi di rugiada e mi sono incamminato verso la prima collina rivolta al paradiso. Mi parlò, quella collina, e insieme decidemmo di dare inizio alla scultura».
Alla scelta del sito segue un periodo di studio storico-botanico; successivamente l’artista si dedica al disegno per progettare l’opera, dando vita nel contempo a un portfolio di otto incisioni. Ognuna delle stampe rappresenta una fase del suo processo, dal concetto personale a quello universale alla definizione di ognuno dei suoi Cerchi del tempo.