COLLEZIONE GORI

Celle nel tempo

La Villa di Celle è una bellissima dimora di campagna che ha subito nel corso dei secoli alcune trasformazioni e ha visto l’avvicendamento di numerosi proprietari. Tra le famiglie più importanti occorre senz’altro ricordare la famiglia Fabroni che risiedette a Celle dal XV secolo fino XVIII secolo.

Sarà per primo Atto Fabroni il proprietario della residenza, grazie a lui l’edificio si trasformerà in una villa di campagna. Successivamente altra figura determinante fu il cardinale Carlo Agostino Fabroni(1651-1727) fondatore a Pistoia della prestigiosa Biblioteca Fabroniana. Si devono a lui i maggiori ampliamenti della villa, di fronte ad essa i giardini all’italiana e dietro la cappella gentilizia. Sulla facciata della cappella si può ancora vedere lo stemma della nobile famiglia Fabroni con la caratteristica banda in tralice con i tre martelli, sormontata dal cappello cardinalizio.

Nell’XIX secolo Celle invece sarà segnata dalla presenza del conte piemontese Damiano Caselli. A lui infatti si deve la realizzazione del parco romantico che si estende per circa 20 ettari. Un lavoro a cui si dedicò fin dagli anni ’30 per più di 20 anni. Furono ampliati i viali, fu costruito una ghiacciaia, un monumento egizio, la casina del té, un laghetto cinese e si piantarono varietà diverse di piante. Nella realizzazione del parco lavorò l’architetto Giovanni Gambini a cui si deve tra l’altro la realizzazione del grande lago con isoletta al centro e le cascate inaugurate nel 1845.

Dall’Eredità Storica alla Rivoluzione dell’Arte Ambientale

Alla fine dell’XIX secolo la proprietà fu acquistata da Giuseppe Matteini che si dedicò alla cura di questo luogo, restaurando molti manufatti, rifacendo la limonaia e ampliando la fattoria. Alla fonderia Michelucci commissionò i cancelli in ferro e fece costruire un edificio per ospitare un bowling.

Nel 1929 Celle passò a Tammaro De Marinis (1878-1969), uno dei più importanti bibliofili italiani ed umanista. Celle diventò centro di cultura e fu frequentata da personalità come Luigi Einaudi, Bernard Berenson , Benedetto Croce.

Dal 1970 la storia di Celle si sarebbe legata indissolubilmente all’arte ambientale ideata e voluta fortemente dal collezionista Giuliano Gori(1930-2024) la moglie Pina e i suoi 4 figli.

Gli spazi si sono da subito rinnovati con la collezione storica di Giuliano e successivamente rivitalizzati con la nascita della collezione ambientale. Fino ad oggi Celle è stato un laboratorio aperto dove le idee si sono concretizzate in iniziative dedicate a tutte le arti contemporanee senza limitazioni alla creatività, infatti da più di 40 anni si sono espresse a Celle tutte le discipline artistiche contemporanee dalla danza, al teatro, la musica e la poesia. Quest’ultima poi in seguito all’installazione la Serra dei poeti ( opera di Sandro Veronesi e Andrea Mati ) del 2018 ha fatto nascere un premio biennale di poesia che si  intitolata “Celle arte e natura”.