COLLEZIONE GORI

Bukichi Inoue

Bukichi Inoue (Hara, 1930 – Kamakura, 1997)

Giuliano Gori invita Bukichi Inoue a svolgere un suo progetto a Celle dopo aver visto le sue opere pubbliche presso l’Hakone Open Air Museum e nelle piazze urbane delle principali città giapponesi. Davanti al parco ottocentesco l’artista dimostra preferire spazi meno connotati storicamente e si rivolge ai terreni agricoli ai margini del parco. Qui, tra gli ulivi, trova uno spazio che possa dare ampio respiro alla sua visione dello sky hole, ovvero quel passaggio che partendo dal sottosuolo mette in relazione la terra e il cielo. L’opera rappresenta così un’ideale prosecuzione del romanticismo di cui il parco adiacente è espressione.
L’opera di Inoue, per la sua articolazione e complessità, sarà l’intervento di costruzione più lungo nella storia della Collezione e richiederà il ripetuto sopralluogo dell’artista per sovrintendere i complessi lavori che includono la creazione di un impianto idraulico per la fontanina posta al centro del percorso. Nella programmazione dei suoi rientri in Italia, l’artista tiene conto delle usanze toscane, diventando appassionato del “cacio con le pere”. 

«Il mio buco nel cielo è il buco entro il quale mi piace essere… quando sono nel buco, il mio spirito è svelato come riflesso in uno specchio vividamente, come l’infinità in un mondo infinitesimale». Bukichi Inoue in Arte Ambientale. Fattoria di Celle, Collezione Gori, Gli Ori, Pistoia, 2008, p.153.

Opere dell’artista

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